Visto che non esiste l'equivalente esatto nelle strutture museali italiane, userei il doppio termine. Oppure solo il termine inglese, se questo testo è destinato a un pubblico colto.

Vedi ad esempio:
Gli oltre 8000 musei americani appartengono al settore delle organizzazioni no-profit, hanno ossia l'obbligo di reinvestire i guadagni per lo sviluppo delle loro stesse istituzioni, detratte le spese di gestione e i salari dei dipendenti. I musei sono posseduti dai board of trustees che scelgono il direttore, responsabile degli aspetti scientifici degli allestimenti, ed un eventuale presidente, che interloquisce con i potenziali sponsor. Il direttore ha almeno due vicedirettori facenti capo alle rispettive commissioni: quella per lo sviluppo (economico) e quella per l'educazione ossia l'interpretazione delle collezioni.

Vedi anche questo testo sul Whitney Museum di NYC:
Whitney, che nasce come istituzione “familiare” con un pubblico originariamente di soli addetti ai lavori, ha oggi a tutti gli effetti una reputazione internazionale.
Nel 1956, nasce la prima Associazione del Museo: gli Amici del Whitney. Comprendeva originariamente 19 collezionisti e mecenati i cui sforzi si concentravano sul diffondersi dell’arte americana contemporanea. Nel 1978, venne lanciato un nuovo programma associativo, tra le varie categorie di membership vi sono oggi 7,500 membri privati e circa 90 società. Nel 1966 venne fondato il Dipartimento di Educazione, che da allora lavora costantemente nel ricercare nuovo pubblico attraverso programmi per famiglie, giovani, anziani cittadini e scuole.
Il Consiglio o “Board of Trustees” che una volta era composto unicamente dalla famiglia Whitney, venne allargato nel 1966 con l’elezione di nuovi Consiglieri non appartenenti alla famiglia.

P.S. Beata te che traduci questa roba!